среда, 13 января 2010 г.


cura di Ivan Mercolini

Saluti a tutti.

Non vorrei che il titolo vi traesse in inganno. Questo non è un articoletto frivolo da riviste femminili da quattro soldi, nè da sit-com televisiva per casalinghe con crisi della mezz'età. Chi mi conosce e mi segue da tempo in questo sito e in community, sa che amo trattare gli argomenti con profondità, serietà scientifica e fredda obiettività. Di che cosa parleremo mi sembra ovvio. Parleremo di come recuperare dalle abbuffate (natalizie, carnevalizie, pasquali, vacanziere...) e, soprattutto, di come evitarle tout court. E' riservato ad amatori del fitness e non a professionisti, per i quali certe problematiche non devono certo presentarsi. Per questa volta non mi rivolgo a ragazzi/e immagine, ma a chi vive il fitness quale attività amatoriale.

Questo argomento è un must, dato che sto scrivendo il 5 Gennaio, cioè durante le festività natalizie.

Book fotografico

Ivan Mercolini
- autore dell'articolo -

Ragazze (non professioniste - ripeto!) che fino a due settimane fa neanche mi salutavano, improvvisamente mi messaggiano su Facebook e in community chiedendomi aiuto per ritrovare la forma. Una forma tra l'altro, ricercata non si sa bene perché. O almeno, ammetto i miei limiti in chiaroveggenza. Quando ero più giovane, le ragazze erano solite acconciarsi i capelli e profumarsi di rosa per far battere il cuore del ragazzo ambito, ma oggi che i costumi sociali sono cambiati, la cura della propria estetica pare essere una semplice e demente pratica di narcisismo, quindi fine a se stessa. Ma tratteremo meglio l'argomento più avanti, ora non divaghiamo. Quindi questo articolo, per quanto sia di media lunghezza, si propone di aiutare tutte quelle persone che escono da un periodo di iperfagia (alias "abbuffate") e per tutte quelle che non vogliono entrarci e che quindi intendono comprendere come aggirare l'ostacolo quando si presenta.
Ovviamente, parleremo di chi ha effettuato VERAMENTE eccessi occasionali. Spesso e volentieri infatti, quella delle abbuffate è una scusa per mascherare uno stato di fuori forma e di sregolatezza cronica, perseverata tutto l'anno. La ragazza che dopo il Martedì Grasso dice di aver preso dei chili a causa delle castagnole, in realtà molto spesso mente: era già fuori forma da prima. Ma è comodo dare la colpa al diavolo tentatore. Mi spiace deludervi, ma non esiste alcun diavolo tentatore: LA COLPA E' VOSTRA. Fine dei sogni.
Il breve articolo è composto in due parti: "Tamponare gli effetti" e "Rimuovere le cause". Se tu, lettore, sei appena uscito da un periodo eccezionale di iperfagia e sregolatezza, leggi entrambe le parti in successione. Se invece non hai effettuato alcun eccesso, ma l'approssimarsi di festività (ripeto: natalizie, carnevalizie, pasquali, vacanziere, ecc.) ti spaventa - in quanto temi di non saperti controllare e di perdere quell'aspetto asciutto così duramente conquistato - allora passa direttamente al capitolo successivo: ti insegnerò come eliminare il problema a monte, definitivamente. E' chiaro che prima di attuare una qualsiasi modifica al vostro regime alimentare, dovrete consultarvi con il vs. medico o biologo nutrizionista. Un saggio in internet/edicola non può sostituirsi a queste figure, poiché la popolazione umana è estremamente caleidoscopica, ergo ogni caso va valutato a sé. Le mie parole devono essere ragionate e adattate assieme alle figure professionali sopra menzionate. Non prendete iniziative in quanto vi mancano le nozioni per farlo in maniera sicura.
Infine, qualora già un collega abbia pensato a scrivere un saggio simile, me ne scuso in anticipo. Auspico di non esser ridondante, ma bensì di arricchire e completare la discussione su un argomento tanto caro e tanto "cliccato" sul web nei periodi pre e post festivi.

ABBUFFATE: TAMPONARE GLI EFFETTI

Bene, come premesso questo capitolo è dedicato a chi ha ecceduto e quindi, prima di rimuovere le cause per evitare successive "ricadute", è opportuno tamponare gli effetti, cioè riportare ordine in un organismo che per una o due settimane è stato sovralimentato/intossicato. AbbuffataConsideriamo una situazione tipica del periodo natalizio (due settimane di sregolatezza). Immaginiamo che siate arrivati addirittura a consumare, rispetto alla vostra norma, circa mille calorie in più al dì, tale per cui in due settimane siete riusciti a prendere quasi due chili in più. Immaginiamo financo che abbiate ecceduto in alcool e in alimenti istamino liberatori (cioccolate, insaccati, ecc.). Ora, ciò che è importante, visto che ormai la frittata è fatta, è di non lasciarsi prendere dal panico, evitando soluzioni estreme che serviranno solo a peggiorare le cose. Nel capitolo successivo cercheremo di capire cosa vi ha portato agli eccessi e alle abbuffate, in modo che ciò non avvenga mai più... ma per ora pensiamo a "spegnere l'incendio". Pensare di perdere il peso preso con quattro giorni di digiuno (o quasi), è un errore che vi porterà a stressare ulteriormente il vostro organismo con nevrosi e con possibili ricadute iperfagiche.

Cerco di tranquillizzarvi un poco. In genere, il peso preso in due settimane, non è tutto grasso, vi è anche ritenzione di liquidi dovuta all'alto consumo di carboidrati (panettone, oppure castagnole, torte...) e sodio (patate fritte, pop corn, salatini...). E' probabile che 500g del vs. peso siano acqua, che sarà persa RAPIDAMENTE non appena riprenderete l'alimentazione consueta. Il grasso effettivo perciò è meno di quello che pensate. AbbuffateQuesto grasso va eliminato GRADUALMENTE, senza panico, nel ritorno alla routine lavorativa, in base alla dura legge: "l'adipe si prende rapidamente e facilmente, ma si perde lentamente e faticosamente". Ecco ciò che bisogna fare (ripeto: queste linee guida dovranno esser poi discusse con il vs. medico/biologo, non prendete iniziative di testa vostra!!!):
1. Immaginiamo che normalmente prima delle festività consumavate N calorie/die. Immaginiamo che durante le ricorrenze siete arrivati addirittura a N+1000 calorie/die. Non commettete l'errore emotivo di autopunirvi radicalizzando la vs. alimentazione a N-1000 calorie/die, se non addirittura N-1500, arrivando prossimi al digiuno forzato. Limitatevi invece a ritornare alle vostre precedenti N calorie, sfrondando i vs. introiti da tutti quei dolciumi, leccornie, alcolici che vi avevano portato a indesiderate vette. Conclusione del punto 1: niente reazioni emotive sconsiderate, limitatevi a tornare alla normalità.
2. Se avete ecceduto in alcolici, alimenti eccessivamente elaborati in composizioni astruse, può esser utile l'assunzione di un anti-tossico a base di cardo mariano quale il LEGALON o altri principi attivi a discrezione del Vs. medico. Assumete almeno due litri di acqua al dì (l'acqua si elimina con l'acqua) e almeno cinque porzioni di frutta e verdura fresche, per aumentare la diuresi, drenare, pulire, tamponare l'acidosi. Non vi darò altri consigli della nonna, non vi preoccupate, lascio questo mediocre compito ai media televisivi, per affinità di livello.... questo vuole essere un testo originale, non la solita "pappa" sentita mille volte, per la quale non c'è bisogno di IVAN MERCOLINI... passiamo ad altro....
3. Potreste avere l'intestino irritato da eccessiva assunzione di alimenti istamino-liberatori e un alterato equilibrio batterico. Valutate con il vs. medico la possibilità di assumere probiotici di fonte farmaceutica e/o alimentare (quelli che comunemente si trovano al banco frigo e che fanno felicemente evacuare ridicoli testimonial televisivi). Per almeno una ventina di giorni evitate alimenti ricchi in istamina/istamino-liberatori: vino, birra, salumi, wurstel, spezie, crauti, cavoli, spinaci, pomodori, conserve, aringhe e salmone, tonno, alici, sardine, frutti di mare, crostacei, lumache, formaggi stagionati (gorgonzola, groviera, parmigiano, provolone, ecc.), fragole, banane, cioccolato. Con la graduale scomparsa dei sintomi, riprenderete piano piano l'assunzione. Probabilmente il medico della mutua riassumerà questo punto 3 dicendovi: "mangiate in bianco". Ora finalmente sapete cosa significa e quindi niente cioccolata bianca.
4. Ripresa dell'attività fisica. Riprendete l'attività fisica, prevedendo una settimana almeno (o a discrezione del professionista) di ricondizionamento. L'attività dovrà prevedere esercizi anaerobici e aerobici nella giusta proporzione, volume, intensità, frequenza, a seconda delle vs. caratteristiche (sarà ovviamente discrezione del Personal Trainer la compilazione della scheda e progressione). Un occhio di riguardo il Personal Trainer dovrà averlo con le ragazze in quanto le intossicazioni da alimentazione sregolata, sono pro-cellalgiche. Preveda quindi esercizi e massaggi per la circolazione linfatica dei distretti più a rischio (glutei, cosce). Si veda anche il mio saggio sull'estetica femminile in sala pesi per approfondimenti.


Ricordo che questo saggio/articolo riguarda chi ha effettuato abbuffate/sregolatezze OCCASIONALI. AbbuffateQuindi si suppone che normalmente il lettore abbia costanti abitudini sportive tutto l'anno. Se invece non siete amanti dello sport, allora rientriamo nell'ambito di chi è sregolato tutto l'anno ed esula quindi dal contenuto del presente testo. Apro solo una parentesi in merito. Si eviti la pietosa iniziativa di effettuare pesistica per soli due mesi l'anno, in concomitanza con il post-ferie, pensando così di ottenere qualcosa di utile per la propria silouette. Questo è un sito serio. Non siamo in una pubblicità delle merendine per bambini paffutelli e orribilmente viziati. Già vi dissi di non prendere iniziative emotive. Chi non esegue attività fisica abitudinariamente, in due mesi (a loro volta incostanti) potrà ottenere, tutt'al più, di aver terminato il condizionamento e quindi, a livello di risultati concreti, NULLA. Finirete per occupare sgradevolmente gli attrezzi a chi invece ama faticare tutto l'anno e getterete via denaro: data la crisi economica non mi pare il caso. L'attività fisica deve essere svolta sempre, tutto l'anno, eccezion fatta per le settimane di scarico/riposo che comunque fanno sempre parte del protocollo. Perciò niente "palestra per due mesi" se non amate l'attività fisica e se non intendete poi, appunto, protrarre. E' un rito kitsch metodicamente ripetuto a Gennaio e in primavera, utile solo ad argomentare le discussioni dei salotti.

Bene, ora che avete ben chiare le linee guida (eventuali domande saranno ben accolte in community), potete discutere con fiducia con il vs. professionista. Stampate questi punti e mostrateglieli, in modo da assicurarvi, qualora ce ne sia bisogno, che siano presi in opportuna considerazione nella stesura del vs. recupero.
Salvo che i vs. eccessi non siano sfociati nel patologico, sono certo che nell'arco di due mesi massimo, sarete tornati allo stato di forma e di salute precedente a questa parentesi di abusi. AbbuffataOra però, dobbiamo fare un altro passo, quello più importante, dobbiamo cioè rimuovere le cause che vi portano metodicamente a questo comportamento sbagliato. Rimuoveremo la possibilità di ricadute. Potrete così vivere con maggiore serenità il rapporto con il vs. corpo e con la vs. salute.

RIMUOVERE LE CAUSE

Per capire come agire, bisogna prima di tutto aver ben definito quando un comportamento alimentare, durante i giorni di ricorrenze, può esser catalogato come "sregolato". Infatti essere un soggetto sano non significa non avere nulla di umano. Un lavoratore/lavoratrice che si riposa durante le ferie, è normale che mangi un poco di più, in particolare a favore dei carboidrati, per acquisire inconsapevolmente quel senso di relax e di benessere dato dalla serotonina. E' normale che possa rilassarsi al cinema con del pop-corn. E' normale che si prenda una fetta di panettone o una bella castagnola, gustando lentamente. Ripeto: un soggetto sano è un soggetto umano e non un freddo robot (stiamo parlando di amatori - ricordate?). Allora... quando un comportamento alimentare durante le festività diviene eccessivo? Quando il surplus alimentare passa dal suo accettabile +250-500 kcal/die a oltre +700-1000 kcal/die; quando si mangia ben di più di quello che va, quando si ricercano gli alimenti più "proibiti", quando si combinano nello stesso pasto alimenti inconciliabili in abbondanti porzioni. Perciò le sane calorie in più, volte a dare ristoro e riposo da lunghe settimane di lavoro e di stress, diventano vere e proprie incontrollate crisi iperfagiche che denotano una chiara mancanza di equilibrio e di autocontrollo, con successivi stati di angoscia, dramma, pentimenti. Ci si sente male, la pancia "tira", mal di testa e problemi di varia natura alla toilette. Comportamento volgare e, ahimè, assai diffuso, per la gioia dei media televisivi che così hanno qualcosa di cui parlare oltre al tempo metereologico. Fate quindi un'analisi di voi stessi: se vi accorgete di mangiare di più, ma lo fate con controllo ed equilibrio, senza particolari rimorsi e drammi, avendo cura di non eccedere conoscendo il vs. corpo e i vs. limiti, allora siete nel "sano" e non avete ragione di proseguire la lettura. Mi permetto per voi solo un consiglio. Quando, per forza maggiore o per impegni famigliari inevitabili, vi trovate a dover partecipare a colazioni (nota: in galateo la colazione è ciò che normalmente e impropriamente è chiamata "pranzo") da dieci portate, di cui gran parte andrà chiaramente sprecata - con buona pace del buonismo natalizio verso i più poveri - allora usate un semplice trucco per non esagerare e rimanere sazi il giusto: di ogni portata, versate nel vs. piatto solo un assaggino, che avrete cura di consumare molto lentamente. Il bicchiere di vino lo riempirete all'inizio e tale lo lascerete fin verso il termine della colazione, in modo che ne beviate uno solo (nessuno può riempirvi un bicchiere già pieno, vi pare?). Arriverete in fondo senza esservi riempiti come dei cassonetti dell'ASPES. I vostri parenti saranno felici e voi avrete evitato indesiderati malesseri. Come cambiano le mode, amici miei! Considerate che, fino a pochi decenni fa, il Galateo prescriveva alle ragazze di buona famiglia, di presenziare alle colazioni consumando solo pochissimo cibo. La sobrietà era sinonimo di nobiltà. Mangiavano così poco che le madri, spesso e volentieri, facevano mangiare prima a casa le loro figlie. Eh, sì, insegnare oggi Galateo generale, per questo Model Trainer, più che un'impresa è un'inutilità. Ma torniamo alla nostra colazione da "n" portate: auspico che tali volgari abitudini da popolino arricchito cessino presto, con la venuta di una più ampia presa di coscienza. Fare una buona colazione con i famigliari cari è bellissimo, fare menù eccessivi di cui si sa già a monte che metà andrà sprecato è un insulto e un'offesa agli occhi di Dio (sempre che un Dio credibile possa avere un ego). Bene, per i sani quindi chiudo qui. Se invece appartenete a quella categoria di persone che non riescono durante le ferie a contenersi, a limitarsi, e finiscono per star male, allora è palese che il vs. comportamento è insano. Ciò non toglie che possiate benissimo continuare a vivere così. Siamo un paese libero per fortuna. Ma se siete qui, e avete avuto la bontà di leggere le righe di qs. Model Trainer sino a qui, significa che è in atto in voi un conflitto interiore, un'insoddisfazione, un desiderio di migliorarsi, di essere diversi. "E' l'evoluzione che bussa alla vs. porta" direbbe Kempis - mi si conceda il cameo.
Ora, la soluzione non sta nell'adottare un comportamento, non sta nel cambiare la forma, MA BENSI' NEL MODIFICARE LA SOSTANZA, nell'acquisire una nuova coscienza, DIVENIRE UN NUOVO ESSERE. E' proprio per un errore di impostazione che falliscono metodicamente i buoni propositi. Chi ha una volontà forte riesce ad esercitare anche una lunga coercizione sull'espressione del suo reale sentire, a discapito però della propria serenità psicologica (vedi sviluppo di nevrosi di freudiana memoria): per quanto lunga sia questa coercizione, prima o poi finirà per "scoppiare" in disordini comportamentali ancora peggiori. Questo credere che i problemi siano esterni a sé, questo concentrarsi sul fare, sulla forma, sulla ritualità, è una mentalità squisitamente occidentale che non risparmia alcun campo, dalla religione all'estetica, alla ragione del proprio esistere. Financo il Galateo occidentale è stato per lungo tempo un insieme di comportamenti forzati, posticci, falsi, mentre invece dovrebbe essere la spontanea e naturale espressione educata del proprio ESSERE educati.
AbbuffateL'errore comune, giova ripeterlo, è nell'impostazione. Non bisogna FARE verità diverse, bisogna ESSERE verità diverse. Il fare verrà poi per naturale e spontanea conseguenza di un diverso sentire. Nel nostro caso specifico, bisogna comprendere bene che ruolo ha il cibo nella nostra vita, riuscendo dopo un'approfondita dialettica interiore a trascenderlo. Meditate e scavate in voi stessi riflettendo sulle seguenti parole. Molto probabilmente rientrerete nelle seguenti casistiche che menzionerò, tipicamente incontrate nella mia vita di Model Trainer...
La crescita esponenziale del benessere, non ha purtroppo portato con sé anche una crescita di sentimenti. Anzi, direi che l'amore è involuto fino a circoscriversi al sesso più freddo, animalesco, trasgressivo... nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore: pura e semplice solitudine e alienazione. Non parlo solo dell'amore interno alla coppia, ma anche delle amicizie e degli affetti familiari. Questi ultimi sono spesso assenti data la crescente diffusione di divorzi. Ecco che il cibo finisce per essere utilizzato quale surrogato di un affetto mancante. Non parliamo di serotonina, non parliamo di meccanicistica medica che sfiora solo la superficie del problema (sempre FORMA FORMA FORMA FORMA FORMA), andiamo a monte. Ingenuo (o furbo o "menefreghista") è il medico che pensa di risolvere una depressione limitandosi alla prescrizione di una o più pillole: questo farmaco tamponerà l'effetto, ma non rimuoverà la causa. Siamo sempre allo stesso discorso. Se vostro padre beve, e ha l'hobby di prendervi a cazzotti nei denti la sera prima di coricarsi, sicuramente con la pomata e il disinfettante tamponerete il sanguinamento, ma se non portate in carcere il cattivo padre, andrete avanti a pomata a vita! Spero che l'esempio pedestre vi aiuti ad entrare nella mia ottica.
Dicevo... vedo... in particolare nelle ragazze (in genere ho preparato queste figure, professioniste e non), un ricorso eccessivo al cibo per cercare erroneamente lì, quell'affetto che nella vita è venuto meno. Genitori separati? Un fidanzato balordo che vi ha usato e poi gettato? Le amiche vi fanno la scansione di come siete vestite riuscendo a compilare la vs. dichiarazione dei redditi meglio del commercialista? Quanto freddo... la dimostrazione pratica del fallimento dell'edonismo. La soluzione definitiva per portare ordine e controllo alla propria alimentazione sta quindi nel TRASCENDERE il concetto di cibo. Dovrete arrivare a mangiare sì con gusto, assaporando lentamente una pietanza ben cucinata, ma con quel distacco tale che, se da domani ne veniste privati per sempre, la notizia deve lasciarvi indifferenti. E perché ciò accada è necessario che la vostra vita si riempia di interessi, affetti, scopi altruistici, sogni ben più significativi. Riportate i sogni nella vs. vita, cercate interessi, amori. Quante volte invece vi lasciate andare sconfitti alle delusioni, rifugiandovi nel cibo quale coperta di Linus. Mi rendo conto che non è facile. Il lettore attento si sarà reso conto che siamo entrati in ambiti filosofici e psicologici. Infatti, se la vs. introspezione a seguito delle mie parole si rivelerà insufficiente a farvi emergere dal problema, allora il professionista adatto a cui rivolgersi con fiducia è lo psicologo (consultate pure anche il database interno al ns. sito), il quale individuerà gli squilibri che vi portano a dare al cibo attributi che non ha e che sono solo fantasmi della vs. mente. Dopo di che anche voi dovrete fare la vostra parte, lavorando in voi stessi, aprendo una dialettica che vi porti, gradualmente, ad una maturazione (e quindi modifica) del vs. essere: da allora, e solo da allora, l'alimentazione tornerà ad essere ciò che sempre oggettivamente è stato... nutrienti, amici miei, niente altro che nutrienti. E invece, quante etichette ci avete appiccicato sopra fino a questo momento. Esso era la ragazza che mai si accorse di voi fagotti in fondo alla classe, era il ragazzo virtuale che amavate e non quello reale che vi ha usato per i suoi bassi istinti e null'altro, era il padre che mai vi ha parlato, il posto di lavoro che aspettavate, eccetera... eccetera... eccetera....
Abbuffatte denaroMi piacerebbe poter così, da questa sede, e con queste parole, aver facilmente risolto il vs. cruccio. Ma ho già detto che non è facile. Un obiettivo l'abbiamo raggiunto: abbiamo individuato dove cercare la soluzione. Abbiamo capito che dobbiamo cambiare il nostro essere, noi stessi (il comportamento verrà spontaneo quale conseguenza), dobbiamo dialogare con noi e dare alla vita obiettivi, scopi, amori, sogni, passioni, togliendo al cibo attributi che non ha. Abbiamo detto che può essere molto utile l'ausilio di uno psicologo. Il dietologo verrà dopo, a valle. Altre soluzioni non vi sono, servono solo a farvi spendere denaro e a riempire riviste inutili. Sicuramente, data la varietà, non tutti i "casi" si risolveranno, ma sono certo che molti si instraderanno correttamente... il resto sarà solo questione di tempo e di esercizio quotidiano al "conosci te stesso". Il loro "Grazie Ivan, ora sto meglio", per email, per Facebook, in community, ripagherà pienamente il mio lavoro.

RIASSUMENDO

Abbiamo visto come comportarci per tamponare gli effetti dovuti ad abusi alimentari sconsiderati nel corso di una - due settimane di ferie. Abbiamo visto poi che per rimuovere la causa, dobbiamo cambiare il nostro ESSERE, il nostro SENTIRE, e non già la forma, il comportamento (in quanto questo verrà dopo, spontaneamente, quale conseguenza della ns. nuova coscienza).
Giungere ad un equilibrio non è facile, soprattutto per i soggetti più emotivi, più sensibili, più soli, che risentono degli "urti" grossolani di una società fondata sul "morte tua, vita mia" e "Homo Homini Lupus". Abbiamo consigliato anche l'ausilio di uno psicologo, che ci aiuti a scavare in noi, a capire quale archetipo, quale fantasma posticcio stiamo attribuendo all'"abbuffata". Ora il cammino è tracciato, nulla vi manca per poter uscire piano piano dal labirinto. Ricordate quindi l'importanza di questi punti anche in altri campi, altre applicazioni:

Differenza fra forma e sostanza. La forma procede dalla sostanza. Per cambiare la forma in maniera definitiva, duratura, efficace, si deve cambiare il proprio sentire, il quale, per sua natura, può solo accrescersi.
Conoscere se stessi.
Si è quel che si è e non quello che si vuol far credere.

Possano la salute, la serenità, la felicità e l'amore accompagnarvi sempre. Penso a questi ultimi riassuntivi pensieri, mentre sorseggio la solita menta al MARGARITA di Pesaro, la mia città. I tavoli sono sempre pieni... chissà se tutti questi ragazzi si saranno mai domandati chi è quella assorta persona che siede sempre da solo immerso nelle sue malinconie, nei suoi ricordi, nei suoi studi e in quel giornale sfogliato con assenza. L'uomo dal fiore in bocca ha cercato, anche questa volta, di aiutarvi a stare meglio. Possa questo sito continuare ad essere di vostro gradimento, e la vostra presenza esser costante. Solo alcuni ringraziamenti, poi vi lascio in pace. Grazie al Cerchio Ifior e al Cerchio Firenze 77 per la parte filosofico ermetica. Ringrazio il Maestro pesarese Alessandro Saffioti per essermi sempre stato di esempio. Ringrazio voi, per la vostra stima e il vs. affetto e per la costanza con cui ci seguite. Un abbraccio,
Ora, la soluzione non sta nell'adottare un comportamento, non sta nel cambiare la forma, MA BENSI' NEL MODIFICARE LA SOSTANZA, nell'acquisire una nuova coscienza, DIVENIRE UN NUOVO ESSERE. E' proprio per un errore di impostazione che falliscono metodicamente i buoni propositi. Chi ha una volontà forte riesce ad esercitare anche una lunga coercizione sull'espressione del suo reale sentire, a discapito però della propria serenità psicologica (vedi sviluppo di nevrosi di freudiana memoria): per quanto lunga sia questa coercizione, prima o poi finirà per "scoppiare" in disordini comportamentali ancora peggiori. Questo credere che i problemi siano esterni a sé, questo concentrarsi sul fare, sulla forma, sulla ritualità, è una mentalità squisitamente occidentale che non risparmia alcun campo, dalla religione all'estetica, alla ragione del proprio esistere. Financo il Galateo occidentale è stato per lungo tempo un insieme di comportamenti forzati, posticci, falsi, mentre invece dovrebbe essere la spontanea e naturale espressione educata del proprio ESSERE educati.
AbbuffateL'errore comune, giova ripeterlo, è nell'impostazione. Non bisogna FARE verità diverse, bisogna ESSERE verità diverse. Il fare verrà poi per naturale e spontanea conseguenza di un diverso sentire. Nel nostro caso specifico, bisogna comprendere bene che ruolo ha il cibo nella nostra vita, riuscendo dopo un'approfondita dialettica interiore a trascenderlo. Meditate e scavate in voi stessi riflettendo sulle seguenti parole. Molto probabilmente rientrerete nelle seguenti casistiche che menzionerò, tipicamente incontrate nella mia vita di Model Trainer...
La crescita esponenziale del benessere, non ha purtroppo portato con sé anche una crescita di sentimenti. Anzi, direi che l'amore è involuto fino a circoscriversi al sesso più freddo, animalesco, trasgressivo... nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore: pura e semplice solitudine e alienazione. Non parlo solo dell'amore interno alla coppia, ma anche delle amicizie e degli affetti familiari. Questi ultimi sono spesso assenti data la crescente diffusione di divorzi. Ecco che il cibo finisce per essere utilizzato quale surrogato di un affetto mancante. Non parliamo di serotonina, non parliamo di meccanicistica medica che sfiora solo la superficie del problema (sempre FORMA FORMA FORMA FORMA FORMA), andiamo a monte. Ingenuo (o furbo o "menefreghista") è il medico che pensa di risolvere una depressione limitandosi alla prescrizione di una o più pillole: questo farmaco tamponerà l'effetto, ma non rimuoverà la causa. Siamo sempre allo stesso discorso. Se vostro padre beve, e ha l'hobby di prendervi a cazzotti nei denti la sera prima di coricarsi, sicuramente con la pomata e il disinfettante tamponerete il sanguinamento, ma se non portate in carcere il cattivo padre, andrete avanti a pomata a vita! Spero che l'esempio pedestre vi aiuti ad entrare nella mia ottica.
Dicevo... vedo... in particolare nelle ragazze (in genere ho preparato queste figure, professioniste e non), un ricorso eccessivo al cibo per cercare erroneamente lì, quell'affetto che nella vita è venuto meno. Genitori separati? Un fidanzato balordo che vi ha usato e poi gettato? Le amiche vi fanno la scansione di come siete vestite riuscendo a compilare la vs. dichiarazione dei redditi meglio del commercialista? Quanto freddo... la dimostrazione pratica del fallimento dell'edonismo. La soluzione definitiva per portare ordine e controllo alla propria alimentazione sta quindi nel TRASCENDERE il concetto di cibo. Dovrete arrivare a mangiare sì con gusto, assaporando lentamente una pietanza ben cucinata, ma con quel distacco tale che, se da domani ne veniste privati per sempre, la notizia deve lasciarvi indifferenti. E perché ciò accada è necessario che la vostra vita si riempia di interessi, affetti, scopi altruistici, sogni ben più significativi. Riportate i sogni nella vs. vita, cercate interessi, amori. Quante volte invece vi lasciate andare sconfitti alle delusioni, rifugiandovi nel cibo quale coperta di Linus. Mi rendo conto che non è facile. Il lettore attento si sarà reso conto che siamo entrati in ambiti filosofici e psicologici. Infatti, se la vs. introspezione a seguito delle mie parole si rivelerà insufficiente a farvi emergere dal problema, allora il professionista adatto a cui rivolgersi con fiducia è lo psicologo (consultate pure anche il database interno al ns. sito), il quale individuerà gli squilibri che vi portano a dare al cibo attributi che non ha e che sono solo fantasmi della vs. mente. Dopo di che anche voi dovrete fare la vostra parte, lavorando in voi stessi, aprendo una dialettica che vi porti, gradualmente, ad una maturazione (e quindi modifica) del vs. essere: da allora, e solo da allora, l'alimentazione tornerà ad essere ciò che sempre oggettivamente è stato... nutrienti, amici miei, niente altro che nutrienti. E invece, quante etichette ci avete appiccicato sopra fino a questo momento. Esso era la ragazza che mai si accorse di voi fagotti in fondo alla classe, era il ragazzo virtuale che amavate e non quello reale che vi ha usato per i suoi bassi istinti e null'altro, era il padre che mai vi ha parlato, il posto di lavoro che aspettavate, eccetera... eccetera... eccetera....
Abbuffatte denaroMi piacerebbe poter così, da questa sede, e con queste parole, aver facilmente risolto il vs. cruccio. Ma ho già detto che non è facile. Un obiettivo l'abbiamo raggiunto: abbiamo individuato dove cercare la soluzione. Abbiamo capito che dobbiamo cambiare il nostro essere, noi stessi (il comportamento verrà spontaneo quale conseguenza), dobbiamo dialogare con noi e dare alla vita obiettivi, scopi, amori, sogni, passioni, togliendo al cibo attributi che non ha. Abbiamo detto che può essere molto utile l'ausilio di uno psicologo. Il dietologo verrà dopo, a valle. Altre soluzioni non vi sono, servono solo a farvi spendere denaro e a riempire riviste inutili. Sicuramente, data la varietà, non tutti i "casi" si risolveranno, ma sono certo che molti si instraderanno correttamente... il resto sarà solo questione di tempo e di esercizio quotidiano al "conosci te stesso". Il loro "Grazie Ivan, ora sto meglio", per email, per Facebook, in community, ripagherà pienamente il mio lavoro.

RIASSUMENDO

Abbiamo visto come comportarci per tamponare gli effetti dovuti ad abusi alimentari sconsiderati nel corso di una - due settimane di ferie. Abbiamo visto poi che per rimuovere la causa, dobbiamo cambiare il nostro ESSERE, il nostro SENTIRE, e non già la forma, il comportamento (in quanto questo verrà dopo, spontaneamente, quale conseguenza della ns. nuova coscienza).
Giungere ad un equilibrio non è facile, soprattutto per i soggetti più emotivi, più sensibili, più soli, che risentono degli "urti" grossolani di una società fondata sul "morte tua, vita mia" e "Homo Homini Lupus". Abbiamo consigliato anche l'ausilio di uno psicologo, che ci aiuti a scavare in noi, a capire quale archetipo, quale fantasma posticcio stiamo attribuendo all'"abbuffata". Ora il cammino è tracciato, nulla vi manca per poter uscire piano piano dal labirinto. Ricordate quindi l'importanza di questi punti anche in altri campi, altre applicazioni:

Differenza fra forma e sostanza. La forma procede dalla sostanza. Per cambiare la forma in maniera definitiva, duratura, efficace, si deve cambiare il proprio sentire, il quale, per sua natura, può solo accrescersi.
Conoscere se stessi.
Si è quel che si è e non quello che si vuol far credere.

Possano la salute, la serenità, la felicità e l'amore accompagnarvi sempre. Penso a questi ultimi riassuntivi pensieri, mentre sorseggio la solita menta al MARGARITA di Pesaro, la mia città. I tavoli sono sempre pieni... chissà se tutti questi ragazzi si saranno mai domandati chi è quella assorta persona che siede sempre da solo immerso nelle sue malinconie, nei suoi ricordi, nei suoi studi e in quel giornale sfogliato con assenza. L'uomo dal fiore in bocca ha cercato, anche questa volta, di aiutarvi a stare meglio. Possa questo sito continuare ad essere di vostro gradimento, e la vostra presenza esser costante. Solo alcuni ringraziamenti, poi vi lascio in pace. Grazie al Cerchio Ifior e al Cerchio Firenze 77 per la parte filosofico ermetica. Ringrazio il Maestro pesarese Alessandro Saffioti per essermi sempre stato di esempio. Ringrazio voi, per la vostra stima e il vs. affetto e per la costanza con cui ci seguite. Un abbraccio,

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